Serendipity : è la scoperta di qualcosa di imprevisto mentre si cerca altro; capacità di individuare fatti inattesi durante una ricerca.
Si tratta della capacità di scoprire qualcosa mentre si cerca tuttaltro, cioè trovare qualcosa in modo fortuito. Si tratta di piccoli o grandi ritrovamenti, incontri, scoperte, che sono in grado di cambiare la propria giornata regalando gratificazione o buonumore.
In sostanza, si realizza nel momento in cui il caso e il destino si manifestano per indicare la giusta strada da seguire.
In questo articolo vediamo meglio di cosa si tratta, qual è il suo significato e la sua origine.
Serendipity: da dove deriva
Il termine serendipity fu usato per la prima volta da Horace Walpole nel 1754, che lo utilizzò in una lettera destinata a un suo amico. Lo scrittore inglese coniò il termine riferendosi a una particolare fiaba persiana: The Three Princes of Serendip. La fiaba racconta delle intuizioni e delle scoperte inaspettate dei tre protagonisti in viaggio verso l’isola di Serendip.
Da qui il significato di Serendipità:
trovare o scoprire qualcosa mentre si sta cercando tutt’altro
In breve, la serendipità può essere concepita come la capacità di una persona di scoprire o trovare costantemente cose per caso, che non sono correlate a ciò che si sta cercando, ma che alla fine si mostrano fortemente produttive per la soluzione di altri problemi.
Serendipity: cos’è
La serendipity – anche conosciuta come serendipità – costituisce un fenomeno per il quale si trova o si scopre qualcosa in modo fortuito, cioè quando si è concentrati nella ricerca di qualcos’altro. La serendipity può portare a colpi di fortuna, coincidenze piacevoli e piccole o grandi scoperte.
Facciamo qualche esempio.
La serendipity può essere il fatto di incontrare casualmente una persona – ad esempio in attesa davanti a un semplice negozio – che cambierà la nostra vita. Oppure ritrovare un oggetto che si cercava da tanto tempo dentro un cassetto mentre si è impegnati a cercare qualche altra cosa.
Insomma, la serendipità non è altro che incontri, scoperte o piccoli ritrovamenti che cambiano la propria giornata regalando buonumore o gratificazione. Può riguardare episodi marginali e banali, ma anche avvenimenti più significativi e importanti che sono legati alle relazioni, alla propria situazione economica o al lavoro. Anche molte importanti scoperte scientifiche sono un esempio di serendipity!
Come si pratica la serendipità
Come intuibile, la serendipity non è un qualcosa che si può apprendere o studiare, ma è il frutto di un atteggiamento mentale che rende le scoperte inaspettate più probabili. Tuttavia, per favorirla occorre avere occhi vigili, la mente aperta e la tendenza a osservare attentamente la realtà che ci circonda, senza aspettative, preconcetti o pregiudizi.
Infatti, gli avvenimenti inaspettati, le scoperte, gli eventi casuali e le sorprese sono del tutto normali e succedono continuamente a ognuno di noi. Tuttavia, a causa di uno scarso spirito di osservazione e di un’eccessiva rigidità mentale che rende chiusi verso il mondo e le sue infinite possibilità, alcune persone non sono in grado di vedere tutte queste scoperte. Una persona poco aperta verso gli altri, negativa, poco attenta, apatica e negativa, difficilmente potrà sperimentare episodi di serendipità. Al contrario, una persona che per natura è estroversa, socievole, vigile, curiosa e positiva avrà sicuramente più probabilità di scorgere la serendipità in diverse occasioni.
Perché?
Un atteggiamento e una mente aperti tendono a portare con più frequenza a uscire dalla propria zona di comfort, sperimentando in questo modo cose nuove. Ad esempio, modificare piccole cose della propria quotidianità, cambiare tragitto quando si va a lavoro o frequentare spesso posti nuovi, favorisce nuove esperienze, avvenimenti e incontri, moltiplicando le probabilità di vivere la serendipity.
Ad ogni modo, è anche vero che questo tipo di eventi fortuiti possono accadere anche a chi tende a fare sempre più o meno le stesse cose o non modifica in modo particolare la propria routine quotidiana. Anche chi è molto abitudinario può vivere esperienze serendipiche, magari semplicemente mantenendo viva la propria capacità di osservazione verso ciò che lo circonda. Questo perché, per fare nuove scoperte, bisogna avere ampie vedute ed essere dei buoni osservatori.
Serendipity e psicologia
Dal punto di vista della psicologia, la tendenza è quella di andare a sottolineare come la nostra mente sia attiva e vigile anche nella novità e nell’instabilità.
Il nostro cervello lavora meglio quando è libero di lavorare senza previsioni o ipotesi già stabilite, perché rimane più vigile ed esplora nuove alternative. Per molto tempo in psicologia si è parlato del cosiddetto pensiero divergente come un modo complementare di pensiero, che esce dagli schemi e contribuisce a portare nuove soluzioni a problemi che sembrano avere soltanto una risposta esatta. Ecco perché, in questo senso, il pensiero divergente costituisce un pensiero creativo che apporta nuove idee.
Non solo, in psicologia si parla anche di sincronicità. Secondo il pensiero di Jung, “non esiste il caso, ma tutti gli eventi sono collegati alla persona a cui accadono”. In questo modo si rivela una connessione intima tra l’ambiente e l’uomo. Tutto ciò che accade, accade per un motivo, e la maggior parte delle volte è esattamente l’inconscio e l’istinto a guidare verso queste connessioni magiche.
Ad ogni modo, ciò che insegna la serendipity è di mantenere attivo il nostro istinto e la nostra mente: molto spesso le cose più belle succedono quando usciamo dalla nostra comfort zone.