Il narcisismo è una caratteristica della personalità che si manifesta con un senso esagerato di sé, una mancanza di empatia e una tendenza a sfruttare gli altri per i propri scopi. Il narcisismo patologico, invece, è un disturbo mentale che comporta una distorsione della realtà, una fragilità emotiva e una difficoltà a regolare le proprie emozioni.
Quando un narcisista diventa pericoloso?
Questo dipende da diversi fattori, tra cui il grado di narcisismo, il contesto in cui si trova e le circostanze che lo sfidano o lo minacciano. In generale, un narcisista può diventare pericoloso quando:
Si sente ferito, umiliato o rifiutato da qualcuno che considera importante o superiore a lui. In questo caso, può reagire con rabbia, aggressività o vendetta, cercando di danneggiare o distruggere la fonte della sua frustrazione.
Si sente minacciato o messo in discussione da qualcuno che considera inferiore o irrilevante. In questo caso, può reagire con arroganza, disprezzo o indifferenza, cercando di dimostrare la sua superiorità o di svalutare l’altro.
Si sente insicuro o vulnerabile di fronte a una situazione che mette in dubbio la sua autostima o il suo controllo. In questo caso, può reagire con ansia, paura o paranoia, cercando di difendersi o di fuggire dalla realtà.
Il narcisismo patologico è un disturbo che richiede un intervento psicologico e psichiatrico adeguato, per aiutare il paziente a riconoscere e modificare i suoi schemi cognitivi e comportamentali disfunzionali. Tuttavia, non sempre il narcisista è consapevole del suo problema o disposto a chiedere aiuto.
Inoltre, il trattamento può essere difficile e lungo, poiché il narcisista tende a resistere al cambiamento e a manipolare il terapeuta.
Per chi si trova a convivere o a relazionarsi con un narcisista, è importante proteggere la propria salute mentale e fisica, evitando di cadere nella trappola della colpa, della dipendenza o dell’isolamento.
Alcune strategie utili sono:
- Mantenere una distanza emotiva e fisica dal narcisista, limitando il contatto e le aspettative.
- Non lasciarsi coinvolgere nelle sue provocazioni, critiche o lamentele, mantenendo la calma e la razionalità.
- Non cercare di cambiare o salvare il narcisista, accettando i suoi limiti e i suoi difetti.
- Non rinunciare ai propri bisogni, valori e interessi, coltivando la propria autostima e il proprio benessere.
- Cercare il sostegno di persone fidate e competenti, che possano offrire comprensione, consiglio e aiuto.
Narcisista abbandonato
Un individuo con tratti narcisistici, quando viene lasciato, può vivere un’esperienza particolarmente traumatica e complessa. Il narcisista abbandonato, infatti, non solo si trova a fare i conti con la fine di una relazione affettiva, ma deve anche confrontarsi con un profondo senso di umiliazione e di ferita all’orgoglio personale. Questa situazione può portare a reazioni intense e spesso sproporzionate rispetto agli eventi oggettivi.
Il narcisista tende a costruire la propria autostima attorno alla percezione che gli altri hanno di lui. Quando viene abbandonato, questa fragile autostima può crollare, provocando una crisi interiore molto profonda. Si tratta di una persona che spesso ha bisogno di continue conferme esterne per sentirsi valida e amabile. L’abbandono rappresenta quindi non solo una perdita affettiva ma anche un duro colpo alla propria immagine ideale.
Inoltre, il narcisista abbandonato potrebbe reagire in modi diversi: alcuni possono cercare vendetta o tentare di riconquistare l’ex partner tramite manipolazioni emotive, mentre altri potrebbero isolarsi e cadere in uno stato depressivo o ansioso. In ogni caso, le emozioni provate sono estremamente intense e difficili da gestire.
È importante comprendere che dietro queste reazioni vi è una vulnerabilità nascosta e un’insicurezza profonda che il narcisista cerca disperatamente di nascondere sia agli altri che a sé stesso. Un intervento psicologico mirato può essere utile per affrontare queste dinamiche interiori complesse e favorire un percorso di crescita personale e consapevolezza.
Un narciso rifiutato. Psicologia
Un narciso rifiutato è una persona che soffre di un disturbo della personalità caratterizzato da un senso di superiorità, un bisogno di ammirazione e una mancanza di empatia. Queste persone tendono a essere arroganti, manipolative e sfruttatrici nei confronti degli altri, ma al tempo stesso sono molto sensibili al rifiuto e alla critica.
Quando un narciso rifiutato si sente minacciato, umiliato o abbandonato, può reagire con rabbia, aggressività o vendetta. Questo comportamento è spesso il risultato di una bassa autostima e di una profonda insicurezza che il narciso cerca di nascondere agli altri e a se stesso.
Per esempio, un narciso rifiutato potrebbe insultare o diffamare chi lo ha respinto, oppure cercare di sabotare il suo successo o la sua felicità. Al contrario, un narciso rifiutato potrebbe anche implorare o supplicare chi lo ha lasciato, promettendo di cambiare o di fare qualsiasi cosa per riaverlo.
La psicologia cerca di capire le cause e le conseguenze del narcisismo rifiutato, nonché i modi per aiutare queste persone a migliorare la loro qualità di vita e le loro relazioni. Alcuni fattori che possono contribuire allo sviluppo del narcisismo rifiutato sono: un’infanzia caratterizzata da abusi, trascuratezza o iperprotezione; una società che enfatizza il successo, la competizione e l’apparenza; una personalità vulnerabile, sensibile e dipendente.
Il trattamento del narcisismo rifiutato può includere la psicoterapia psicodinamica, la farmacoterapia e il supporto sociale. L’obiettivo è aiutare il narciso a riconoscere e modificare i suoi schemi di pensiero e comportamento disfunzionali, a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, a gestire le sue emozioni negative e a costruire relazioni più sane ed equilibrate.
Per esempio, un narciso rifiutato potrebbe beneficiare di una psicoterapia psicodinamica che lo aiuti a esplorare le sue origini infantili del suo disturbo, a comprendere i suoi conflitti interni e le sue difese psichiche, a elaborare i suoi traumi e le sue ferite emotive, a sviluppare una maggiore capacità di introspezione e di riflessione sulle sue motivazioni e sulle sue relazioni.
Quando un narcisista diventa pericoloso?
Questa è una domanda che molte persone si pongono quando si trovano a dover affrontare una persona con questo disturbo di personalità. Un narcisista è una persona che ha un’immagine di sé grandiosa e distorta, che cerca costantemente ammirazione e conferme, che sfrutta e manipola gli altri per i propri scopi, che non ha empatia né senso di colpa, che non tollera le critiche né le frustrazioni.
Un narcisista può diventare pericoloso quando si sente minacciato, umiliato o rifiutato, quando non ottiene ciò che vuole o quando vede il proprio potere o la propria reputazione messi in discussione. In questi casi, il narcisista può reagire con rabbia, aggressività, vendetta o violenza, sia fisica che psicologica, nei confronti di chi lo ha ferito o contrariato.
Alcuni esempi di comportamenti pericolosi di un narcisista sono:
Insultare, minacciare o aggredire verbalmente o fisicamente il partner, i figli, i colleghi o i conoscenti che lo hanno contraddetto o criticato. Diffamare, sabotare o denigrare le persone che lo hanno superato o messo in ombra in ambito professionale o sociale.
Stalkerare, perseguitare o molestare le persone che lo hanno lasciato o rifiutato sentimentalmente. Mentire, falsificare o rubare documenti, dati o informazioni per ottenere vantaggi personali o danneggiare gli altri. Ricattare, manipolare o costringere le persone a fare ciò che vuole lui, sfruttando le loro debolezze, paure o sensi di colpa.
Il narcisista può anche diventare pericoloso quando si rende conto di aver perso il controllo su una persona o una situazione, quando si sente abbandonato o tradito, quando si accorge di aver commesso un errore o di aver fallito. In questi casi, il narcisista può provare vergogna, depressione, ansia o disperazione, e può tentare di autolesionarsi o di suicidarsi.
Il narcisista può anche cercare di coinvolgere altre persone nel suo dramma personale, cercando di manipolarle, ricattarle o minacciarle. Per questo motivo, è importante sapere come riconoscere e come gestire un narcisista pericoloso, per proteggere se stessi e le persone care da possibili danni.
Narcisismo e narcisismo patologico: quali sono le differenze e quando il narcisismo diventa patologico
Il narcisismo è una caratteristica della personalità che consiste nel dare molta importanza a se stessi, nel voler essere sempre al centro dell’attenzione e nel non capire i sentimenti degli altri. Il narcisismo patologico, invece, è un problema psicologico che fa credere alla persona di essere superiore a tutti, di avere bisogno del giudizio positivo degli altri, di usare gli altri per i propri scopi e di non sopportare le critiche.
Il narcisismo diventa patologico quando crea difficoltà nella vita sociale, lavorativa e sentimentale della persona, facendola stare male e facendo stare male anche gli altri. Il narcisismo patologico è diverso dall’autostima sana, che è il rispetto di se stessi basato su una conoscenza vera delle proprie qualità e dei propri difetti.
Alcuni esempi di comportamenti tipici del narcisismo patologico sono:
Esagerare le proprie capacità e i propri successi, come ad esempio vantarsi di aver ottenuto un risultato eccezionale senza averlo realmente raggiunto. Pretendere di essere trattati in modo speciale e privilegiato, come ad esempio pretendere di avere il posto migliore in un ristorante o di saltare la fila in un negozio
Sfruttare gli altri per ottenere vantaggi personali, come ad esempio approfittare della generosità o della fiducia di qualcuno per ottenere favori o denaro. Essere gelosi e invidiosi degli altri, come ad esempio non sopportare il successo o la felicità altrui e cercare di ostacolarli o denigrarli
Essere arroganti e presuntuosi, come ad esempio parlare male degli altri o considerarli inferiori o stupidi. Non ammettere i propri errori e incolpare gli altri, come ad esempio rifiutare di assumersi le proprie responsabilità o attribuire la colpa a fattori esterni o a persone innocenti
Essere intolleranti alle critiche e alle frustrazioni, come ad esempio reagire con rabbia o aggressività quando qualcuno li contraddice o li delude. Avere difficoltà a stabilire relazioni autentiche e durature, come ad esempio essere incapaci di amare veramente qualcuno o di mantenere l’amicizia con qualcuno
Cosa significa narcisista?
Un narcisista è una persona che ha un senso eccessivo di sé, che si crede superiore agli altri e che cerca costantemente ammirazione e approvazione. Per esempio, un narcisista può vantarsi delle sue capacità, dei suoi successi, della sua bellezza o della sua ricchezza, senza tenere conto delle opinioni o delle esperienze altrui.
Un narcisista ha difficoltà a riconoscere e rispettare i bisogni e i sentimenti altrui, e tende a manipolare e sfruttare le persone per il proprio vantaggio. Per esempio, un narcisista può usare il fascino, la seduzione, la lusinga o la menzogna per ottenere ciò che vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze o del danno che può causare agli altri.
Un narcisista è spesso arrogante, presuntuoso, egocentrico e insensibile. Per esempio, un narcisista può criticare, umiliare, offendere o ignorare gli altri, senza mostrare rimorso o empatia. Un narcisista può avere un’immagine distorta di sé, che non corrisponde alla realtà, e può negare o razionalizzare i propri errori o fallimenti.
Per esempio, un narcisista può attribuire le sue colpe agli altri, minimizzare le sue responsabilità, esagerare i suoi meriti o giustificare le sue azioni con argomenti fallaci. Un narcisista può soffrire di una bassa autostima, di una profonda insicurezza o di una fragilità emotiva, che cerca di nascondere con la sua maschera di grandiosità.
Come ragiona la mente di un narcisista?
La mente di un narcisista è caratterizzata da una visione distorta di sé e degli altri, basata su un senso di superiorità e di diritto. Un narcisista crede di essere speciale, unico e incompreso, e si aspetta di essere trattato di conseguenza.
Allo stesso tempo, ha una scarsa empatia e considerazione per i bisogni e i sentimenti altrui, che usa solo come strumenti per ottenere ciò che vuole.
Alcuni esempi di questo comportamento sono:
- Sfruttare o manipolare gli altri per i propri interessi o vantaggi
- Mentire, esagerare o inventare le proprie capacità o successi
- Criticare, sminuire o umiliare gli altri per sentirsi superiori
- Pretendere costantemente lodi, complimenti o favori
- Invidiare o denigrare chi ha qualcosa che lui non ha
- Ignorare o violare le regole, le norme o i limiti imposti dagli altri
- Non assumersi la responsabilità dei propri errori o colpevolizzare gli altri
Un narcisista è spesso insicuro, geloso e competitivo, e cerca costantemente conferme e ammirazione per sostenere la sua fragile autostima. Un narcisista ha difficoltà a regolare le sue emozioni e a tollerare le frustrazioni, le critiche e i conflitti, che percepisce come minacce alla sua immagine.
Per questo motivo, un narcisista può reagire con rabbia, aggressività o manipolazione quando non ottiene il rispetto o l’attenzione che ritiene di meritare.
Cosa non sopporta il narcisista patologico?
Il narcisista patologico è una persona che ha un’immagine di sé grandiosa, ma fragile e insicura. Egli cerca di compensare la sua bassa autostima con una continua ricerca di ammirazione, elogi e conferme da parte degli altri. Il narcisista patologico non sopporta nulla che possa mettere in discussione la sua superiorità, il suo valore o il suo prestigio. Alcune delle cose che non sopporta sono:
- La critica: il narcisista patologico non accetta di essere criticato, anche in modo costruttivo o benevolo. Per lui, la critica è un attacco personale, una minaccia alla sua identità e al suo status. Il narcisista patologico reagisce alla critica con rabbia, aggressività, svalutazione o ritorsione. Egli non è in grado di ammettere i propri errori, né di imparare dai feedback altrui.
- Il confronto: il narcisista patologico non tollera di essere confrontato con qualcuno che possa essere migliore di lui in qualche ambito. Per lui, il confronto è una sfida, una competizione, una prova di forza. Il narcisista patologico cerca di dimostrare la sua superiorità a tutti i costi, sminuendo, denigrando o sabotando gli altri. Egli non è capace di apprezzare i meriti altrui, né di collaborare o cooperare con gli altri.
- L’empatia: il narcisista patologico non prova empatia per gli altri, cioè non riesce a mettersi nei loro panni, a capire i loro sentimenti o le loro esigenze. Per lui, gli altri sono solo oggetti da usare, manipolare o sfruttare per i propri scopi. Il narcisista patologico non si preoccupa delle conseguenze delle sue azioni sugli altri, né dei loro bisogni o desideri. Egli non è in grado di dare affetto, sostegno o comprensione agli altri.
Cosa causa il narcisismo patologico?
Il narcisismo patologico è un disturbo della personalità caratterizzato da un senso esagerato di grandiosità, un bisogno eccessivo di ammirazione e una mancanza di empatia verso gli altri. Le cause del narcisismo patologico non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che siano il risultato di una combinazione di fattori genetici, biologici, psicologici e ambientali. Alcuni possibili fattori di rischio sono:
- Avere genitori che sono stati troppo indulgenti o troppo critici nei confronti del bambino
- Avere subito traumi, abusi o negligenze durante l’infanzia
- Avere una bassa autostima o un senso di inferiorità
- Avere difficoltà a stabilire relazioni sane e intime
- Vivere in una società che enfatizza il successo, la fama e l’immagine
Il narcisismo patologico può avere conseguenze negative sia per la persona che ne soffre sia per le persone che la circondano. Il narcisista patologico può mostrare comportamenti arroganti, manipolativi, egoistici e aggressivi, che possono danneggiare le sue relazioni personali e professionali. Inoltre, il narcisista patologico può avere difficoltà a gestire le critiche, le frustrazioni e i fallimenti, che possono portarlo a sviluppare ansia, depressione, dipendenze o altri problemi psicologici.
Come si comporta un narcisista in amore?
Un narcisista in amore è una persona che usa il suo partner come fonte di gratificazione, manipolazione e controllo. Un narcisista non è in grado di provare empatia, rispetto o affetto per l’altro, ma lo vede solo come un oggetto da sfruttare per i propri scopi. Un narcisista in amore tende a:
- Idealizzare il partner all’inizio della relazione, facendolo sentire speciale e unico, per poi svalutarlo e criticarlo in seguito, creando confusione e insicurezza. Per esempio, potrebbe dirgli che è la persona più bella e intelligente che abbia mai conosciuto, per poi insultarla e umiliarla per il suo aspetto o le sue capacità.
- Isolare il partner dagli amici, dalla famiglia e dalle altre fonti di sostegno, per renderlo dipendente da lui e aumentare il suo potere. Per esempio, potrebbe impedirgli di frequentare le persone a cui tiene, accusandole di essere invidiose o cattive, o inventando scuse per non partecipare a eventi sociali o familiari.
- Minare l’autostima del partner, facendogli credere di essere inferiore, sbagliato o incapace, e di non meritare amore o rispetto. Per esempio, potrebbe sminuire i suoi successi, ridicolizzare i suoi sogni, criticare le sue scelte o ignorare le sue opinioni.
- Abusare verbalmente, emotivamente, fisicamente o sessualmente del partner, usando la violenza, le minacce, le bugie, le accuse o il silenzio come strumenti di coercizione e punizione. Per esempio, potrebbe colpirlo, minacciarlo di lasciarlo o di fargli del male, mentirgli su dove va o con chi sta, accusarlo di tradirlo o di essere pazzo, o dargli il trattamento del silenzio per giorni o settimane.
- Incolpare il partner di tutti i problemi della relazione, negando le proprie responsabilità e proiettando le proprie colpe e insicurezze sull’altro. Per esempio, potrebbe dire che è il partner a provocarlo, a non capirlo, a non amarlo abbastanza, a essere troppo sensibile o troppo esigente.
- Tradire o flirtare con altre persone, per ferire il partner e dimostrare la propria superiorità e libertà. Per esempio, potrebbe avere relazioni extraconiugali, mandare messaggi provocanti ad altre persone, fare commenti inappropriati su altri davanti al partner o metterlo in competizione con altri potenziali interessi amorosi.
- Manipolare il partner con false promesse, scuse o gesti di pentimento, per riattirarlo nella relazione quando tenta di allontanarsi o di porre dei limiti. Per esempio, potrebbe promettergli di cambiare, chiedergli perdono con lacrime agli occhi, regalargli fiori o gioielli o fare gesti romantici per riconquistarlo.
Come riconoscere un narcisista in amore?
Un narcisista in amore è una persona che usa il suo partner come fonte di gratificazione, manipolazione e controllo. Un narcisista non è in grado di amare veramente, ma solo di fingere interesse e affetto per ottenere ciò che vuole. Un narcisista in amore può mostrare alcuni segni distintivi, come:
- Essere eccessivamente lusinghiero e seducente all’inizio della relazione, per poi diventare freddo e distante una volta conquistata la fiducia del partner. Per esempio, un narcisista potrebbe riempire il partner di complimenti, regali e attenzioni, per poi ignorarlo, rifiutare il contatto fisico e mostrare disinteresse per la sua vita.
- Essere egocentrico e arrogante, pensando di essere superiore e di meritare tutto, senza considerare i bisogni e i sentimenti del partner. Per esempio, un narcisista potrebbe pretendere di avere sempre ragione, di decidere tutto e di essere al centro dell’attenzione, senza ascoltare il parere o le emozioni del partner.
- Essere geloso e possessivo, cercando di isolare il partner dagli amici e dalla famiglia, e controllando le sue attività e le sue comunicazioni. Per esempio, un narcisista potrebbe vietare al partner di uscire con altre persone, di frequentare certi ambienti o di usare certi mezzi di comunicazione, accusandolo di tradimento o di infedeltà.
- Essere critico e svalutante, facendo sentire il partner inadeguato e colpevole, e minando la sua autostima e la sua fiducia in se stesso. Per esempio, un narcisista potrebbe criticare il partner per il suo aspetto fisico, per le sue scelte professionali o personali, per i suoi gusti o le sue opinioni, facendogli credere di essere sbagliato o inferiore.
- Essere manipolatore e bugiardo, usando le bugie, le mezze verità, le promesse vuote e le scuse per giustificare il proprio comportamento e confondere il partner. Per esempio, un narcisista potrebbe mentire sul suo passato, sulle sue intenzioni o sulle sue azioni, promettere cambiamenti che non avverrà mai o scusarsi senza pentirsi o modificare il proprio atteggiamento.
- Essere irrispettoso e violento, sia verbalmente che fisicamente, usando insulti, minacce, aggressioni e abusi per intimidire e dominare il partner. Per esempio, un narcisista potrebbe offendere il partner con parole volgari o denigratorie, minacciarlo di lasciarlo o di fargli del male, picchiarlo o costringerlo a fare cose contro la sua volontà.
Se si riconoscono questi segni in una relazione, è probabile che si stia vivendo con un narcisista. In questo caso, è importante cercare aiuto professionale e supporto emotivo per uscire da una situazione tossica e dannosa per la propria salute mentale e fisica.
Come si comporta un uomo narcisista in una relazione?
Un uomo narcisista in una relazione tende a manipolare, svalutare e controllare il suo partner, cercando di mantenere il potere e l’ammirazione. Per esempio, può fare promesse che non mantiene, come sposarsi o avere figli, per poi cambiare idea o rimandare.
Può criticare il partner per ogni cosa, come il suo aspetto, il suo lavoro, i suoi hobby, i suoi amici, per farlo sentire inferiore e insicuro. Può imporgli regole e limiti, come controllare le sue spese, il suo cellulare, i suoi spostamenti, per isolarlo e dominarlo. Può minacciarlo o ricattarlo emotivamente, come dire che lo lascia se non fa quello che vuole, che nessuno lo vorrà mai, che si suicida se lo tradisce.
Spesso si mostra affascinante, generoso e attento all’inizio, per poi diventare freddo, critico e aggressivo. Questo crea un effetto di confusione e dipendenza nel partner, che spera di ritrovare il narcisista che ha conosciuto all’inizio. Per esempio, può riempirlo di attenzioni, regali e complimenti nei primi mesi, per poi ignorarlo, sminuirlo e insultarlo dopo.
Può alternare momenti di dolcezza e tenerezza a momenti di rabbia e violenza, per far credere al partner che è colpa sua se lo fa arrabbiare. Può chiedergli perdono e promettergli di cambiare, per poi ripetere gli stessi comportamenti.
Un uomo narcisista non è in grado di provare empatia, rispetto o affetto per il suo partner, ma lo vede solo come un oggetto da usare per soddisfare i suoi bisogni. Un uomo narcisista può anche essere infedele, bugiardo e violento, senza provare rimorso o senso di colpa.
Per esempio, può tradire il partner con altre persone, senza preoccuparsi delle sue emozioni o della sua salute. Può negare le sue responsabilità, come pagare le bollette, occuparsi dei figli, rispettare gli impegni, senza curarsi delle conseguenze.
Può inventare scuse o giustificazioni, come dire che ha avuto una brutta infanzia, che è stressato dal lavoro, che ha dei problemi psicologici, senza cercare aiuto o migliorarsi. Può aggredire fisicamente o verbalmente il partner, come spingerlo, schiaffeggiarlo, morderlo, urlargli contro, offenderlo, umiliarlo.
Un uomo narcisista in una relazione è una fonte di sofferenza e frustrazione per il suo partner, che spesso si sente isolato, inadeguato e impotente.
Perchè il narcisista svaluta?
Il narcisista svaluta gli altri per proteggere la sua fragile autostima e per affermare il suo senso di superiorità. Il narcisista ha paura di essere esposto, criticato o abbandonato, e usa la svalutazione come un meccanismo di difesa per evitare di affrontare le sue insicurezze e le sue vulnerabilità.
Il narcisista svaluta anche per manipolare e controllare le persone che dipendono da lui, per farle sentire inadeguate, colpevoli o in debito con lui. Il narcisista svaluta per mantenere il potere e l’influenza nella relazione, e per impedire che gli altri si ribellino o si allontanino da lui. Alcuni esempi di svalutazione narcisistica sono:
- Ridicolarizzare o umiliare l’altro davanti agli altri, come quando dice “Non sai fare niente” o “Sei una delusione”
- Sminuire o ignorare i successi o i meriti dell’altro, come quando dice “Non è stato merito tuo” o “Non è niente di speciale”
- Criticare o giudicare costantemente l’altro, come quando dice “Sei troppo grasso” o “Non hai stile”
- Sottolineare o esagerare i difetti o gli errori dell’altro, come quando dice “Hai sbagliato tutto” o “Sei un fallimento”
- Accusare o incolpare l’altro di cose che non ha fatto, come quando dice “Mi hai tradito” o “Mi hai rovinato la vita”
- Minacciare o intimidire l’altro, come quando dice “Ti lascio” o “Ti faccio pentire”
- Isolare o escludere l’altro da persone o attività importanti, come quando dice “Non puoi uscire con i tuoi amici” o “Non puoi fare quel corso”
- Negare o invalidare i sentimenti o i bisogni dell’altro, come quando dice “Non sei triste” o “Non hai bisogno di aiuto”
Cosa fa il narcisista quando si sente rifiutato
Il narcisista è una persona che ha un’immagine di sé grandiosa e distorta, che cerca costantemente conferme e ammirazione dagli altri, che non tollera le critiche e che sfrutta le relazioni per il proprio vantaggio. Quando il narcisista si sente rifiutato, reagisce in modi diversi a seconda della situazione e del tipo di narcisismo.
Un narcisista vulnerabile, che ha una bassa autostima e si sente insicuro, può provare vergogna, rabbia, tristezza e senso di vuoto. Può isolarsi, deprimersi, autolesionarsi o cercare altre fonti di gratificazione. Può anche tentare di riconquistare l’attenzione della persona che lo ha rifiutato, usando strategie manipolative come la seduzione, la lusinga, la colpevolizzazione o il ricatto emotivo.
Per esempio, un narcisista vulnerabile potrebbe mandare messaggi d’amore alla sua ex, poi accusarla di averlo tradito, poi implorarla di tornare con lui, poi minacciarla di suicidarsi se non lo fa.
Un narcisista grandioso, che ha una elevata autostima e si sente superiore, può provare disprezzo, indignazione, orgoglio e senso di ingiustizia. Può attaccare, denigrare, umiliare o vendicarsi della persona che lo ha rifiutato, usando strategie aggressive come la minaccia, l’intimidazione, la diffamazione o la violenza.
Può anche ignorare o sminuire il rifiuto, convincendosi di essere migliore e di meritare di più. Per esempio, un narcisista grandioso potrebbe insultare la sua ex, poi diffonderne voci false sui social media, poi ostentarne una nuova relazione, poi tentare di rovinarle la vita professionale o personale.
La sindrome da abuso narcisistico
La sindrome da abuso narcisistico è un insieme di sintomi psicologici che si manifestano in seguito a una relazione con una persona affetta da disturbo narcisistico di personalità. Questa sindrome può colpire sia il partner che i figli, i familiari o gli amici della persona narcisista. Chi soffre di questa sindrome può presentare bassa autostima, senso di colpa, vergogna, ansia, depressione, dipendenza emotiva, isolamento sociale e difficoltà a stabilire relazioni sane.
Per esempio, una donna che ha subito l’abuso narcisistico del marito può sentirsi inadeguata, sbagliata, inutile e non amata. Può avere paura di esprimere le sue opinioni, di contraddire il marito o di chiedere aiuto. Può isolarsi dagli amici e dalla famiglia per evitare il giudizio o la rabbia del marito. Può avere difficoltà a fidarsi degli altri e a costruire legami affettivi.
La sindrome da abuso narcisistico è causata dalla manipolazione, dal controllo, dalla violenza psicologica e talvolta fisica che il narcisista esercita sulle sue vittime. Il narcisista usa varie strategie per mantenere il potere e il dominio sulla sua preda, come il gaslighting, il silent treatment, la triangolazione, il blame shifting e il love bombing.
Queste tecniche hanno lo scopo di confondere, sminuire, intimidire e sottomettere la vittima, che finisce per perdere la fiducia in se stessa e nella realtà. Per esempio, il narcisista può negare o distorcere i fatti per far credere alla vittima di essere pazza o bugiarda. Può ignorare o punire la vittima per aver osato criticarlo o contraddirlo.
Può coinvolgere altre persone nella relazione per creare gelosia o competizione. Può attribuire alla vittima la responsabilità dei suoi errori o dei suoi problemi. Può alternare momenti di dolcezza e attenzione a momenti di freddezza e disprezzo.
Per uscire da questa sindrome è necessario interrompere ogni contatto con il narcisista e cercare un supporto psicologico professionale. Solo così si può iniziare un processo di guarigione e di ricostruzione della propria identità e della propria autostima.
Come riconoscere l’abuso narcisistico
L’abuso narcisistico è una forma di manipolazione psicologica che mira a sminuire, controllare e sottomettere la vittima. Il narcisista usa varie tattiche per instillare nella vittima il dubbio di sé, la paura, la colpa, la vergogna e la dipendenza. Alcuni segni di abuso narcisistico sono:
- Il narcisista si mostra come superiore, perfetto, speciale e irreprensibile, e pretende ammirazione, attenzione e obbedienza incondizionata. Per esempio, il narcisista può vantarsi delle sue capacità, dei suoi successi e dei suoi privilegi, e criticare o ignorare i meriti degli altri.
- Il narcisista critica, svaluta, umilia e deride la vittima, sia in privato che in pubblico, per minare la sua autostima e il suo senso di realtà. Per esempio, il narcisista può insultare l’aspetto, l’intelligenza o le capacità della vittima, e ridicolizzare i suoi gusti, i suoi interessi o i suoi valori.
- Il narcisista isola la vittima dagli amici, dalla famiglia e dalle altre fonti di sostegno, per renderla più vulnerabile e dipendente da lui. Per esempio, il narcisista può proibire alla vittima di frequentare certe persone, controllare le sue comunicazioni o limitare la sua libertà di movimento.
- Il narcisista alterna momenti di lusinghe, premi e promesse con momenti di rabbia, minacce e punizioni, per creare nella vittima una confusione emotiva e una speranza di cambiamento. Per esempio, il narcisista può essere dolce e affettuoso dopo aver maltrattato la vittima, o promettere di migliorare se la vittima gli perdona o gli obbedisce.
- Il narcisista nega, minimizza o giustifica il suo comportamento abusivo, e incolpa la vittima di essere troppo sensibile, paranoica o irrazionale. Per esempio, il narcisista può dire che non ha fatto o detto nulla di sbagliato, che stava solo scherzando o che era sotto stress, e che la vittima si lamenta o si offende senza motivo.
- Il narcisista mente, distorce i fatti, cambia le regole e riscrive la storia, per confondere la vittima e farle dubitare della sua memoria e della sua percezione. Per esempio, il narcisista può inventare o nascondere informazioni, contraddire se stesso o la vittima, o negare eventi accaduti in precedenza.
L’abuso narcisistico è una forma di violenza psicologica che può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica della vittima. Se si sospetta di essere vittime di un narcisista, è importante cercare aiuto professionale e supporto sociale per uscire da questa situazione nociva.
Come affrontare l’abuso narcisistico: la psicoterapia psicodinamica
L’abuso narcisistico è una forma di violenza psicologica che può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e sul benessere delle vittime. Si tratta di un comportamento manipolativo e coercitivo che mira a svalutare, umiliare e controllare l’altro. Le persone che subiscono l’abuso narcisistico spesso si sentono isolate, inadeguate, colpevoli e confuse. Per uscire da questo circolo vizioso, è fondamentale cercare un aiuto professionale.
La psicoterapia psicodinamica è un approccio terapeutico che si basa sull’analisi dei processi inconsci che influenzano i rapporti interpersonali. Attraverso la relazione con il terapeuta, il paziente può esplorare le proprie emozioni, i propri bisogni e i propri conflitti interni, e acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie dinamiche relazionali. Alcuni esempi di come la psicoterapia psicodinamica può aiutare le vittime di abuso narcisistico sono:
- Riconoscere e contrastare le strategie manipolatorie del partner abusante, come il gaslighting, il silent treatment, il blame shifting, il triangolo amoroso, ecc.
- Rafforzare la propria autostima e il proprio senso di identità, riducendo la dipendenza emotiva e la paura dell’abbandono.
- Elaborare il trauma subito e superare i sintomi di stress post-traumatico, come l’ansia, la depressione, i flashback, i disturbi del sonno, ecc.
- Ripristinare la fiducia in se stessi e negli altri, sviluppando relazioni più sane e autentiche.
I vantaggi della psicoterapia psicodinamica sono numerosi e duraturi. Questo tipo di terapia non si limita a risolvere i problemi attuali, ma favorisce una crescita personale profonda e una trasformazione positiva della vita.