Eutimia, Fase eutimica e disturbo bipolare dell’umore

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    L’eutimia rappresenta uno stato di equilibrio emotivo e di benessere psicologico, in cui l’individuo sperimenta un senso di stabilità interiore e serenità. Questo termine è particolarmente rilevante nel contesto del disturbo bipolare dell’umore, una condizione caratterizzata da significative fluttuazioni dell’umore che vanno da episodi di depressione profonda a fasi di mania o ipomania.

    La fase eutimica, all’interno del ciclo del disturbo bipolare, si riferisce al periodo in cui la persona non manifesta i sintomi estremi associati alla depressione o alla mania. Durante questa fase, l’individuo è in grado di funzionare efficacemente nella vita quotidiana, mantenendo un buon livello di produttività e stabilendo relazioni interpersonali soddisfacenti. È importante sottolineare che, sebbene l’eutimia possa essere considerata come uno stato “normale” o “di base”, per le persone affette da disturbo bipolare rappresenta un obiettivo terapeutico fondamentale da raggiungere e mantenere nel tempo.

    Il raggiungimento e il mantenimento della fase eutimica richiedono spesso un approccio terapeutico complesso e personalizzato, che può includere trattamenti farmacologici, terapie psicologiche ed interventi sullo stile di vita. L’obiettivo principale del trattamento è quello di stabilizzare l’umore dell’individuo, riducendo la frequenza e l’intensità degli episodi depressivi o maniacali, per promuovere una qualità della vita ottimale.

    Eutimico

    Eutimia, derivata dal greco ‘euthymia’, è un concetto apprezzato fin dall’antichità per la sua associazione con uno stato mentale equilibrato e sereno. Rappresenta una condizione di stabilità emotiva e contentezza, dove l’individuo non sperimenta né euforia eccessiva né depressione. Questo stato è caratterizzato da un senso di benessere e tranquillità, mantenendo una calma soddisfazione e un compimento interiore. È distinto dall’euforia, che denota una felicità eccessiva, e dalla distimia, che si riferisce a un umore basso o a una depressione lieve. In termini psicologici, l’eutimia è indicativa di uno stato emotivo normale o equilibrato, dove l’umore di una persona è stabile e appropriato alle sue circostanze. Il termine trova anche le sue radici nella filosofia, dove veniva usato per descrivere uno stato dell’essere desiderabile, libero da paure inutili e superstizioni, e mantenendo una pacifica soddisfazione. L’eutimia non riguarda il distacco o la negazione delle passioni, ma piuttosto vivere in armonia con esse, raggiungendo una tranquilla soddisfazione che è tipica di coloro che evitano sia preoccupazioni immotivate che credenze infondate. È questo equilibrio sereno che è stato considerato un segreto per una vita equilibrata, offrendo una base stabile e trasparente per il mondo interiore di una persona. Nel regno delle emozioni e degli affetti, l’eutimia serve come principio guida per un’orchestra disciplinata di sentimenti, assicurando che le risposte emotive siano misurate e stabili. Il concetto di eutimia, quindi, occupa un posto significativo sia nelle discussioni filosofiche che psicologiche, offrendo una comprensione sfumata del benessere emotivo che è tanto rilevante oggi quanto lo era nell’antichità.

    Fase eutimica

    La fase eutimica è caratterizzata da uno stato d’animo tipico della persona non depressa, la quale sperimenta un umore sereno o neutrale. Si differenzia così dall’euforia, dove la felicità è in eccesso, e dalla distimia, che coincide con l’umore depressivo. La fase eutimica è uno stato di equilibrio emotivo in cui una persona si sente stabile e in grado di gestire le sfide quotidiane senza problemi. Questo stato si verifica generalmente tra le fasi depressive o maniacali del disturbo bipolare, ma può anche essere presente in persone senza disturbi dell’umore. Durante la fase eutimica, una persona può sperimentare una gamma normale di emozioni, sia positive che negative. Ciò significa che sono in grado di provare gioia, tristezza, rabbia e altre emozioni in modo appropriato alle situazioni che affrontano. Tuttavia, queste emozioni non sono così intense da interferire con la loro capacità di funzionare nella vita quotidiana. Le persone nella fase eutimica possono anche avere un buon livello di energia e motivazione per affrontare le attività quotidiane. Sono in grado di dormire bene durante la notte e non mostrano segni di iperattività o mancanza di energia durante il giorno. È importante notare che la fase eutimica può durare per periodi variabili a seconda della persona. Alcune persone possono rimanere in questo stato per settimane o mesi, mentre altre possono passarvi solo per pochi giorni prima di passare ad una fase depressiva o maniacale.

    Eutimia definizione

    Stato di equilibrio del tono affettivo fondamentale (cioè dell’umore), caratterizzato da appagamento delle passioni, in ciò distinguendosi dall’apatia, che ne rappresenta il rifiuto. L’eutimia è uno stato di benessere emotivo che si trova in contrasto con il bipolarismo. Si tratta di una condizione caratterizzata da un equilibrio tra emozioni positive e negative, in cui non si soffre di particolari sbalzi d’umore o impennate emotive. Un individuo eutimico è in grado di affrontare le difficoltà della vita con calma, con la convinzione che alla fine tutto andrà bene. Inoltre, l’eutimia può aiutare a gestire al meglio le proprie responsabilità ed essere più produttivi e creativi nel lavoro. La gioia, la stabilità emotiva, la capacità di relazione e la resilienza sono alcune delle qualità che caratterizzano l’eutimia. Un modo per raggiungere questo stato è quello di esercitare regolarmente tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione, così come praticare attività fisiche nella natura o dedicarsi a hobby e attività ricreative.

    Umore eutimico

    Durante la fase eutimica, l’umore di una persona è stabile e normale. Questo significa che non ci sono sintomi di depressione o mania presenti. La persona si sente in equilibrio emotivo e funziona bene nella vita quotidiana. La fase eutimica è una parte importante del ciclo bipolare, poiché si verifica tra le fasi depressive e maniacali. Durante la fase depressiva, la persona può sentirsi triste, svuotata di energie e avere difficoltà a concentrarsi. Durante la fase maniacale, invece, la persona può avere un’energia sproporzionata, un pensiero accelerato e un comportamento impulsivo.

    Essere in una fase eutimica significa che la persona è stabile emotivamente e ha una maggiore capacità di gestire lo stress. La terapia farmacologica può aiutare a mantenere questo stato d’animo equilibrato, ma soprattutto una psicoterapia con uno psicoterapeuta esperto e qualificato. Inoltre, anche lo stile di vita gioca un ruolo importante. Una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e il sonno adeguato possono contribuire a mantenere uno stato d’animo stabile. Tuttavia, anche durante la fase eutimica possono verificarsi alcuni sintomi residui del disturbo bipolare, come pensieri intrusivi o ansia. In questi casi, è importante parlare con il proprio medico o specialista della salute mentale per trovare il trattamento più adeguato.

    Eutimia significato

    L’episodio eutimico è una fase del disturbo bipolare caratterizzata da uno stato d’animo stabile e normale. Il termine “eutimia” deriva dal greco “eu” che significa buono e “thymos” che significa umore, quindi si può definire come uno stato di benessere emotivo. Durante la fase eutimica, il paziente si sente in equilibrio emotivo, con un’umore normale e stabile. Ciò significa che non sperimenta né sintomi depressivi né maniacali o ipomaniacali. In altre parole, il paziente vive una vita “normale” senza alterazioni dell’umore.

    La fase eutimica è importante perché rappresenta un periodo di tranquillità per il paziente affetto da disturbo bipolare. Durante questa fase, il paziente può concentrarsi sulla gestione del proprio stato d’animo attraverso terapie farmacologiche e la psicoterapia, in modo da prevenire l’insorgenza di ulteriori episodi depressivi o maniacali. Tuttavia, è importante sottolineare che la fase eutimica non rappresenta la guarigione completa dal disturbo bipolare. Infatti, il disturbo bipolare è una malattia cronica che richiede attenzione costante per tutta la vita del paziente. Inoltre, la durata della fase eutimica può variare da persona a persona. Alcune persone possono rimanere in questo stato per mesi o addirittura anni, mentre altre possono sperimentare episodi depressivi o maniacali dopo pochi giorni o settimane.

    Cosa vuol dire Eutimico?

    La fase eutimica è un termine utilizzato in psichiatria per descrivere una condizione in cui una persona si trova in uno stato normale dell’umore, senza sintomi di depressione o mania. Il termine “eutimia” deriva dal greco “eu” che significa “bene” e “thymos” che significa “umore”. Quindi, la fase eutimica indica uno stato dell’umore equilibrato, non influenzato da alcuna patologia o disturbo psichiatrico.

    In pratica, una persona in fase eutimica presenta un umore stabile e positivo, senza sbalzi emotivi improvvisi. Questa condizione si verifica quando l’equilibrio tra i neurotrasmettitori nel cervello è ottimale. Ciò permette al cervello di funzionare correttamente, consentendo alla persona di vivere la sua vita quotidiana senza disturbi dell’umore.

    La fase eutimica può essere raggiunta attraverso vari metodi terapeutici come la psicoterapia e l’assunzione di farmaci specifici. È importante notare che la terapia farmacologica deve essere prescritta da un medico specialista dopo una valutazione accurata dello stato del paziente. Inoltre, la fase eutimica non è solo importante per il benessere mentale del paziente, ma anche per la sua salute fisica. Infatti, uno stato d’animo regolare aiuta a mantenere una buona salute del sistema immunitario e a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

    Eutimia e i diversi stati d’animo

    La fase eutimica è uno stato d’animo caratterizzato dalla stabilità dell’umore, in cui la persona si sente equilibrata e serena. Questo stato è l’opposto delle fasi depressive o maniacali, che sono tipiche dei disturbi dell’umore come il disturbo bipolare. Durante la fase eutimica, la persona non presenta sintomi di depressione o mania. Al contrario, si sente energica ma non iperattiva, felice ma non euforica, concentrata ma non ossessiva. In altre parole, la persona si sente bene senza essere troppo estroversa o troppo introversa. Questo stato d’animo può durare per giorni, settimane o mesi, a seconda della persona. Tuttavia, è importante sottolineare che la fase eutimica non significa che la persona sia guarita dal disturbo dell’umore. Infatti, il disturbo può tornare in qualsiasi momento, anche se il periodo di remissione può durare a lungo.

    Ci sono diversi fattori che possono influenzare la fase eutimica. Ad esempio, lo stile di vita può avere un impatto significativo sulla salute mentale. Una dieta sana ed equilibrata, l’esercizio fisico regolare e un adeguato riposo possono contribuire a mantenere uno stato d’animo stabile. Inoltre, le relazioni interpersonali possono avere un ruolo importante nella fase eutimica. Le persone con disturbi dell’umore spesso hanno difficoltà a mantenere relazioni sane e durature. Tuttavia, una rete di supporto solida può essere utile per gestire lo stress e prevenire le ricadute. Infine, è importante sottolineare che la fase eutimica non è l’unica forma di benessere mentale. La felicità non deve essere vista come un obiettivo finale da raggiungere ma piuttosto come una esperienza momentanea da apprezzare quando si presenta.

    Disturbo Bipolare dell’umore

    Il disturbo bipolare dell’umore è una condizione psichiatrica complessa e multifattoriale che si manifesta attraverso significative fluttuazioni dell’umore, oscillando tra periodi di intensa tristezza (fasi depressive) e episodi di elevato entusiasmo o irritabilità (fasi maniacali o ipomaniacali). Queste variazioni dell’umore non sono semplici alterazioni temporanee dei sentimenti, ma rappresentano cambiamenti profondi e persistenti che influenzano in modo sostanziale il comportamento, il pensiero, la percezione di sé e le interazioni sociali dell’individuo. Nella fase depressiva, la persona può sperimentare sentimenti di tristezza profonda, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, sensazione di vuoto o disperazione, affaticamento o mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, alterazioni del sonno e dell’appetito, e in casi severi, pensieri suicidari.

    Al contrario, durante la fase maniacale o ipomaniacale, l’individuo può mostrare un’euforia inappropriata o irritabilità marcata, una riduzione del bisogno di dormire, logorrea (parlare molto più del solito), fuga delle idee o pensieri accelerati, aumento dell’autostima o grandiosità, maggiore propensione al rischio o comportamenti impulsivi che possono portare a conseguenze negative per sé e per gli altri. Il passaggio da una fase all’altra può avvenire in modo repentino oppure gradualmente nel corso di settimane o mesi. È importante notare che il disturbo bipolare necessita di una diagnosi accurata effettuata da professionisti della salute mentale attraverso un’attenta valutazione clinica delle manifestazioni sintomatologiche e della storia personale del paziente. Il trattamento tipicamente comprende una combinazione di farmacoterapia e psicoterapia con l’obiettivo di stabilizzare l’umore dell’individuo e ridurre l’impatto dei sintomi sulla sua vita quotidiana. La gestione efficace del disturbo bipolare richiede spesso un approccio multidisciplinare che può includere anche il supporto da parte della famiglia e degli amici oltre all’intervento medico specialistico. L’informazione e la consapevolezza su questa condizione sono essenziali per ridurre lo stigma associato alla malattia mentale e per incoraggiare le persone affette a cercare aiuto tempestivo.

    Disturbo bipolare: cos’è

    Il Disturbo Bipolare dell’umore è un disturbo che colpisce circa il 3% delle persone nell’arco della propria vita. Si tratta di un disturbo complesso e particolarmente difficile da riconoscere, poiché il quadro clinico è multiforme ed è frequentemente associato ad altri disturbi psichiatrici – come ad esempio disturbi del controllo degli impulsi, disturbi d’ansia, disturbi di personalità, sintomi psicotici e l’abuso di sostanze. Inoltre nella maggior parte dei casi il soggetto che ha un disturbo bipolare non è consapevole di averlo, in quanto le fasi ipomaniacali e maniacali vengono percepite come normali. 

    In generale l’umore può essere definito come un qualcosa di affettivo che permea e colora la psiche, e che viene percepita come stabile anche se a volte si caratterizza dal susseguirsi di un grande ventaglio di sentimenti e di emozioni che fisiologicamente variano in base a diversi fattori interni – come i livelli degli ormoni – ed esterni – relazionali e ambientali. L’umore è quindi fisiologicamente perturbato e influenzato, ma attraverso meccanismi complessi di regolazione riesce a mantenere un certo equilibrio. Il risultato è che si ha una percezione di controllo e di una naturalità del sentire le cose.

    Il disturbo bipolare dell’umore è invece caratterizzato dalla perdita di questo equilibrio. Da un lato si osserva un esasperata lunaticità, una labilità emotiva e un’instabilità affettiva che si riflette nella vita relazione e personale soggetto; dall’altro si osservano invece momenti di fissazione del tono dell’umore, tra depressione ed eccitamento maniacale. Con l’umore tende a variare:

    • il livello di energia fisica; 
    • il sonno;
    • la sensazione di minore o maggiore efficienza mentale; 
    • la forza e la qualità dei pensieri;
    • l’appetito e il peso; 
    • la reattività alle provocazioni e agli eventi.

    In pratica insieme all’umore sono coinvolte le priorità, il modo di prendere le decisioni, i comportamenti, i pensieri e le emozioni.

    Disturbo bipolare bipolarismo

    Il disturbo bipolare, noto anche come bipolarismo, è una diagnosi psichiatrica caratterizzata da cambiamenti significativi nell’umore e nella capacità di funzionamento. La persona con disturbo bipolare può sperimentare periodi di euforia o ipomania (periodi di aumentato benessere) seguiti da periodi di depressione profonda. Questo disturbo può essere estremamente debilitante per la persona interessata e per le persone che gli stanno intorno.

    I sintomi del disturbo bipolare possono variare in gravità, ma di solito comprendono un cambiamento significativo nell’umore, sia verso l’alto che verso il basso. In genere, questo cambiamento viene accompagnato da cambiamenti anche in altre aree della vita come lavoro, relazioni e comportamenti sociali. Durante i periodi di ipomania o mania, la persona può diventare molto energica e/o irritabile senza motivo apparente. D’altra parte, durante i periodi depressivi si può provare un calo significativo dell’energia e dell’interesse per le normali attività quotidiane.

    Al fine di diagnosticare il disturbo bipolare, è necessario che i sintomi siano presentati per almeno due settimane ed è importante sapere che non tutti i casi sono ugualmente gravi. Anche se non esiste una cura definitiva per il disturbo bipolare, esistono trattamenti efficaci disponibili che possono avere un impatto positivo sulla qualità della vita delle persone colpite. Il trattamento prevede la psicoterapia e l’uso di farmaci.

    Fattori di rischio per il disturbo bipolare

    I fattori di rischio per il disturbo bipolare possono essere genetici, ambientali o entrambi. La ricerca ha dimostrato che i tratti genetici possono aumentare la probabilità che una persona sviluppi il disturbo bipolare. Geni specifici possono contribuire a questo, così come alcune varianti più generiche della genetica. Anche l’esposizione a determinati eventi o fattori ambientali può influenzare la probabilità che una persona sviluppi il disturbo bipolare. Questi includono eventi traumatici, disturbi clinici esistenti, stili di vita malsani, abuso di sostanze e altri problemi di salute mentale. Il disturbo bipolare può anche essere causato da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Ad esempio, le persone con una predisposizione genetica al disturbo bipolare possono svilupparlo quando esposte a determinati eventi o situazioni stressanti.

    Bipolarismo significato

    Bipolarismo è un termine usato per descrivere un disturbo mentale caratterizzato da un’alterazione dell’umore. Gli individui affetti da questa condizione presentano periodi di euforia, chiamati anche mania, alternati a momenti di depressione profonda.

    La gravità della malattia varia da persona a persona. I sintomi possono variare da episodi di moderata instabilità emotiva fino a periodi di disperazione così intensi che possono mettere la vita del paziente in pericolo. Il trattamento per il bipolarismo può comprendere farmaci e psicoterapia.

    Trattandosi di una malattia cronica, è importante avere una gestione adeguata per prevenire periodi ricorrenti di mania o depressione e mantenere una buona qualità della vita.

    Sintomi del Disturbo bipolare dell’umore

    Il disturbo bipolare dell’umore, noto anche come disturbo maniaco-depressivo, è una condizione psichiatrica complessa che si caratterizza per la presenza di oscillazioni estreme nell’umore, energia e capacità di svolgere le attività quotidiane. Le persone affette da questa patologia sperimentano episodi alternati di mania o ipomania e depressione, che influiscono significativamente sul loro comportamento, pensiero e sensazione generale di benessere. Gli episodi maniacali sono caratterizzati da un aumento dell’energia, della vivacità e dell’euforia. Durante questi periodi, l’individuo può mostrare un’eccessiva fiducia in sé, parlare molto più del solito, avere pensieri veloci o fuga delle idee, ridotto bisogno di sonno, essere facilmente distratto e impegnarsi in comportamenti a rischio o decisioni affrettate senza valutare adeguatamente le conseguenze.

    Al contrario, gli episodi depressivi presentano sintomi opposti quali tristezza profonda o disperazione, perdita di interesse o piacere nelle attività abituali, cambiamenti significativi nel peso o nell’appetito (diminuzione o aumento), insonnia o ipersonnia (dormire troppo), affaticamento o perdita di energia, sentimenti di inutilità o colpa eccessiva, difficoltà di concentrazione o indecisione e pensieri ricorrenti di morte o suicidio. Importante è riconoscere che il disturbo bipolare richiede un approccio terapeutico personalizzato che può includere farmacoterapia, terapia comportamentale cognitiva e supporto psicologico continuativo. La diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono fondamentali per migliorare la qualità della vita degli individui affetti da questa condizione e aiutarli a gestire le fluttuazioni del loro stato d’animo in modo efficace.

    Sintomi maniacale del disturbo bipolare

    Un episodio maniacale si caratterizza da almeno 7 giorni di iperattività, umore espanso, difficoltà a concentrarsi, ridotto bisogno di dormire, aumentata autostima e, in alcuni casi, sintomi psicotici. Per definire un episodio maniacale, il DSM-5 afferma che sono necessari almeno tre dei seguenti sintomi:

    • Alta distraibilità;
    • Logorrea;
    • Senso di grandiosità;
    • Diminuito bisogno di dormire;
    • Eccesso di attività potenzialmente rischiose;
    • Fuga dalle idee o pensiero accelerato;
    • Sensibile aumento delle attività quotidiane svolte al lavoro, a casa e aumento dei comportamenti sessuali.

    L’episodio ipomaniacale – la cosiddetta mania lieve – è caratterizzato invece da umore irritabile o espanso e da almeno tre dei precedenti sintomi per non meno di 4 giorni. Tendenzialmente nell’ipomania la condizione clinica non impone un ricovero urgente e non sono presenti sintomi psicotici.

    Sintomi depressivi del disturbo bipolare

    Alle fasi di mania sono alternate fasi depressive. Le fasi depressive del disturbo bipolare sono sovrapponibili agli episodi depressivi maggiori e possono manifestarsi attraverso i seguenti sintomi:

    • Perdita di interesse e piacere verso il mondo esterno;
    • Riduzione delle attività quotidiane;
    • Mangiare troppo o troppo poco;
    • Sensazione di tristezza e di essere senza speranza;
    • Difficoltà a concentrarsi;
    • Difficoltà nel sonno;
    • Sensazione di preoccupazione o di vuoto;
    • Sentirsi rallentati o stanchi.

    Infine, il DSM-5 parla anche di episodio misto, che si configura come uno stato in cui sono presenti contemporaneamente sia sintomi della fase maniacale che sintomi della fase depressiva.

    Tipologie del disturbo bipolare dell’umore

    Il DSM-5 classifica il disturbo bipolare dell’umore nel seguente modo:

    • Disturbo bipolare I;
    • Disturbo bipolare II;
    • Disturbo ciclotimico;
    • Disturbo bipolare indotto da sostanze/farmaci;
    • Disturbo bipolare dovuto ad un’altra condizione medica;
    • Disturbo bipolare con altra specificazione;
    • Disturbo bipolare senza specificazione.

    Disturbo bipolare di tipo 1

    Il Disturbo Bipolare di Tipo 1 (DBT-1) è una condizione clinica caratterizzata da cicli regolari di umore estremo. Le persone con DBT-1 possono passare da periodi di euforia o mania a periodi di depressione. Durante i periodi di mania, le persone con DBT-1 possono mostrare sintomi come irritabilità, pensieri frenetici, energia eccessiva, discorsi a raffica e comportamento imprudente. Durante i periodi di depressione possono manifestarsi sintomi come tristezza profonda, perdita di interesse in attività che un tempo erano piacevoli, isolamento sociale, difficoltà ad addormentarsi e mancanza di energia.

    Il DBT-1 può essere difficile da diagnosticare perché i suoi sintomi possono variare in intensità e durata nel tempo. Per determinare se si ha il DBT-1 è necessario un esame psichiatrico accurato. Una volta diagnosticato, il trattamento prevede l’utilizzo di farmaci antidepressivi o stabilizzatori dell’umore che possono aiutare a ridurre i sintomi del disturbo bipolare. Inoltre, la psicoterapia può essere utile alla comprensione e consapevolezza dei loro stati

    Disturbo bipolare di tipo 2

    Il Disturbo Bipolare di Tipo 2 (DBT2) è una forma di disturbo bipolare che comporta un’alternanza tra periodi di depressione e periodi di ipomania (stato di eccitazione moderato). Durante questi periodi, la persona può essere particolarmente vulnerabile allo sviluppo di altri disturbi mentali, come l’ansia, e al consumo di sostanze. A causa della varietà dei sintomi, il DBT2 può essere difficile da diagnosticare. I sintomi più comuni includono cambiamenti nell’umore, livelli di energia anomali, problemi nel sonno, difficoltà a concentrarsi e a prendere decisioni e problemi nel controllo degli impulsi.

    Disturbo bipolare ciclotimico

    Il disturbo bipolare ciclotimico (noto anche come Disturbo Bipolare II) è una forma di disturbo bipolare caratterizzata da periodi di depressione che alternano con periodi di euforia leggera. Questo disturbo è meno grave rispetto al disturbo bipolare I, in quanto gli episodi maniacali non sono così intensi. Tuttavia, coloro che ne soffrono possono ancora sperimentare problemi significativi con la loro qualità della vita.

    I sintomi della depressione includono un umore triste, sentimenti di disperazione o disperazione, bassa autostima, mancanza di energia, difficoltà nelle decisioni, problemi a concentrarsi o ricordare le informazioni e pensieri suicidi. Durante gli episodi maniacali, le persone potrebbero avere un’alta energia, un senso di eccitazione eccessiva o impulsività, un’immagine di sé irrealisticamente positiva o la convinzione di essere in grado di fare grandi cose. La diagnosi del disturbo bipolare ciclotimico viene effettuata da un medico dopo aver eseguito un accurato esame fisico e mentale per escludere altre patologie che potrebbero causare i sintomi stessi. Una volta diagnosticato il disturbo bipolare ciclotimico, il trattamento può includere la psicoterapia e farmaci.

    La fase maniacale e ipomaniacale

    La fase maniacale e ipomaniacale è uno dei principali sintomi del disturbo bipolare. La fase maniacale è caratterizzata da un’eccessiva eccitazione, iperattività, umore estremamente elevato, eccesso di energia e impulsività. Le persone affette da questa condizione possono sentirsi molto felici o irritabili, e possono essere irresponsabili nella loro condotta. La fase ipomaniacale presenta sintomi opposti: depressione, mancanza di energia, sensazione di tristezza profonda, diminuzione dell’interesse per le attività quotidiane ed emotività labile. Entrambe le fasi possono durare giorni o settimane e sono spesso accompagnate da sintomi psicologici come la confusione, l’ansia e l’instabilità emotiva. In alcuni casi, i sintomi possono diventare così gravi da mettere a rischio la salute mentale e la sicurezza delle persone interessate. 

    La fase della depressione

    La depressione è una delle fasi principali del disturbo bipolare. Si tratta di un periodo di bassa energia, sentimenti di tristezza e disperazione. La depressione può essere accompagnata da disturbi del sonno, perdita di interesse per le attività piacevoli e difficoltà a concentrarsi. Un individuo con depressione può anche avere pensieri negativi, come la sensazione di non essere abbastanza bravo o sentirsi inutile. Altri sintomi possono includere la perdita di appetito, l’ansia e la mancanza di motivazione. Questi sintomi possono essere davvero debilitanti per un individuo, rendendo difficile la gestione della vita normale e quotidiana. A volte, l’assunzione di farmaci antidepressivi può aiutare a ridurre i sintomi della depressione, ma altri trattamenti possono essere necessari come la psicoterapia.

    La fase mista

    La fase mista è una condizione del disturbo bipolare che si caratterizza per la presenza di sintomi di entrambe le fasi maniacale ed depressiva. Il periodo di tempo in cui si verifica la fase mista può durare da poche ore fino a diversi giorni o settimane. In questa condizione, i sintomi maniacali e depressivi sono presenti contemporaneamente o in successione rapida. I sintomi principali della fase mista comprendono l’agitazione, l’irritabilità, l’ansia, il cambiamento dell’umore, un aumento dell’energia, l’impulsività, l’irrequietezza e l’insonnia. Nella fase mista le persone possono anche sperimentare disturbi del pensiero, come pensieri rapidi e illogici o allucinazioni. Una psicoterapia adeguata per la fase mista può prevenire la ricorrenza di episodi maggiori.

    Fase ipomaniacale e fase depressiva: le differenze

    Il disturbo bipolare dell’umore si può infine presentare in una fase di eccitamento (ipo)maniacale o in una di depressione. In particolare l’ipomania è caratterizzata da maggiore loquacità, maggiore efficienza mentale, eccitamento, una sensazione di avere maggiore energia fisica e psichica e di un minore bisogno di sonno. Dall’altra parte, aumentando l’eccitamento fino alla mania il comportamento tende ad essere inconcludente, caotico, disorganizzato e non si riesce più a portare a termine progetti. L’umore è disforico, irritabile, molto labile, per cui si può passare molto rapidamente dalla rabbia al riso. 

    Disturbo bipolare: cause

    Alla luce di numerosi studi, la componente biologica rappresenta la causa principale del manifestarsi del disturbo bipolare dell’umore. Inoltre si parla anche di una componente genetica.

    Associate ai fattori prettamente genetici, potrebbero anche essere presenti alterazioni nei circuiti cerebrali che regolano e modulano gli impulsi, l’affettività, il tono dell’umore alcune tra le più importanti funzioni biologiche. Queste alterazioni si verificano a seguito di un cambiamento nei livelli di alcuni neurotrasmettitori: dopamina, noradrenalina e serotonina.

    La componente biologica è accompagnata anche da variabili psicosociali. L’ambiente circostante può infatti agevolare la comparsa dei sintomi, soprattutto se si presentano situazioni stressanti come traumi, problemi relazionali, insuccessi, lutto, perdita del lavoro, ma anche il consumo eccessivo di droghe e alcol e le irregolarità gravi del sonno.

    Da qui ne deriva che l’eziopatogenesi del disturbo bipolare dell’umore è multifattoriale: insieme agli elementi biologici, la predisposizione genetica si va ad intrecciare con le personali reazioni psicologiche ed emotive agli eventi stressanti.

    Approccio psicodinamico al disturbo bipolare dell’umore

    Ci sono diverse tematiche di grande importanza psicodinamica che devono essere affrontate e che spesso sono presenti nei pazienti bipolari. Generalmente questi pazienti sostengono che i loro sintomi maniacali o ipomaniacali non fanno parte di un disturbo, ma sono invece un riflesso del loro modo di essere. È infatti noto come i pazienti con malattia bipolare non siano consapevoli del proprio disturbo.  

    Correlato a questo diniego vi è spesso un altro tema psicodinamico che riguarda la discontinuità psichica. Quando sono in condizioni di umore normale – la cosiddetta eutimia – molti pazienti bipolari continuano a negare il significato dei precedenti episodi maniacali. In particolare tendono a sostenere che il loro comportamento sia semplicemente il risultato di una scarsa cura di sé, e spesso insistono sul fatto che ciò che è accaduto non si verificherà mai più. 

    In questa forma di scissione la rappresentazione del Sé che viene coinvolta nell’episodio maniacale viene quindi considerata completamente slegata rispetto al Sé della fase eutimica. La gestione clinica del paziente richiede proprio di ricucire i frammenti del Sé.

    Massimo Franco
    Massimo Franco
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