Saper amare non è da tutti: l’amare secondo Erich Fromm

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    Saper amare non è da tutti, questa è una verità che accomuna l’umanità da sempre. Ma cosa significa davvero amare?

    Secondo Fromm, amare non è solo un sentimento, ma anche un’arte da imparare e coltivare.

    Infatti, per lui, amare significa essere attivi nell’amore, cioè fare qualcosa per mantenere vivo il rapporto con la persona amata e non limitarsi ad aspettare che l’amore ci arrivi o ci abbandoni.

    L’amore, per Fromm, è anche un atto di coraggio e di impegno verso se stessi e gli altri.

    Saper amare non e da tutti
    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Spesso infatti si confonde l’amore con la dipendenza affettiva o con la ricerca continua del proprio interesse personale.

    In realtà, per amare davvero bisogna essere liberi da queste dinamiche e agire per il bene della relazione senza aspettarsi nulla in cambio.

    D’altra parte, l’amore non deve essere visto come qualcosa di statico o immutabile. Anche le relazioni più solide e durature possono subire dei cambiamenti nel tempo e bisogna saperli affrontare con maturità ed equilibrio.

    Insomma, amare non è facile ma neanche impossibile. Con impegno, coraggio e consapevolezza possiamo imparare a coltivare questo sentimento prezioso nella nostra vita quotidiana.

    In conclusione, se siete alla ricerca di un modo nuovo di intendere l’amore e volete approfondire le riflessioni di Erick Fromm sull’argomento, vi consiglio di leggere il suo libro “L’arte di amare”. Un testo fondamentale per tutti coloro che vogliono imparare a saper amare davvero.

    Saper amare non è da tutti: l’arte d’amare in Erich Fromm

    Erich Fromm è uno psicanalista del secolo scorso e, in particolare, uno dei principali esponenti della psicanalisi umanistica.

    Questo approccio mette al centro la persona nella sua interezza, valorizzandone le scelte, la capacità di autodeterminarsi e il potenziale latente. Non c’è determinismo in questa visione: ogni essere umano ha il potere di trovare il proprio scopo nella vita.

     Una delle sue opere fondamentali, forse la più nota, è L’arte di amare. Qui Fromm parla dell’amore in senso molto lato, non restringendolo soltanto all’accezione più comune di sentimento romantico, ma considerandolo come aspetto fondamentale di ogni esistenza, presente in molti ambiti diversi.

    In particolare, egli afferma che l’amore per la vita è “la qualità più preziosa di cui un uomo è dotato”.

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    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Ma perché è così importante che l’uomo sviluppi questa capacità di amare?

    Secondo Fromm, l’ansia e la preoccupazione che proviamo deriva quindi dalla consapevolezza della nostra limitatezza e della nostra fragilità come esseri umani, nonché delle necessità di interazione con gli altri.

    Ciò deriva dal riconoscimento che ognuno di noi è un individuo autonomo ed unico, ma che ha anche bisogno di contatto con gli altri per soddisfare le proprie esigenze.

    La nostra capacità intellettuale ci rende ben consapevoli della finitezza e della precarietà della vita, così come della fragilità altrui.

    L’uomo, dotato di ragione, matura una piena consapevolezza di sé come individuo e di ciò che lo circonda, al punto che alcuni aspetti dell’esistenza gli appaiono insopportabili: il limite della morte, la solitudine, la sensazione di impotenza.

    Di conseguenza, sente l’assoluta necessità di relazionarsi con gli altri per liberarsi dal controllo delle forze esterne che generano in lui un senso d’ansia. Solamente trovando un proprio posto nel mondo si può superare questa sensazione di isolamento.

    Fromm non ignora le difficoltà della realtà, ma ci ricorda che abbiamo il potere di plasmare il nostro destino.

    Egli sostiene anche che Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso: dobbiamo partorirci, tirare fuori la nostra essenza più profonda, per riscoprirci interi e non frammentati.

    Annullando quel vuoto che ci separa dal mondo esterno possiamo evitare la pazzia di una mente che non ha altra compagnia oltre se stessa. E l’unica vera soluzione al problema dell’esistenza è per l’appunto l’amore.

    Amore che non va confuso, ci avverte Fromm, con quel tipo di relazione che possiamo definire unione simbiotica.

    Amare come capacità creativa

    Amare è una capacità creativa che l’uomo può praticare verso se stesso e verso gli altri esseri umani, una caratteristica peculiare di ogni personalità e che, come ogni tipo d’arte, può essere esercitata.

    L’amore a cui si riferisce Fromm è un sentimento e un atto che permette di mantenere la propria integrità pur nell’unione con un altro individuo. Non si tratta di qualcosa da subire in modo passivo, quanto piuttosto di un’attività da esercitare in prima persona.

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    Dr. Massimo Franco Psicologo e Psicoterapeuta Ancona

    Amare è, prima di tutto, “dare”. Qui Fromm ci intima di stare all’erta, onde evitare ogni fraintendimento.

    “Dare”, in questa circostanza, non significa cedere qualcosa e quindi privarsene.

    Non c’è sacrificio di se stessi nell’atto di amare, anzi, al contrario, si è portati a un arricchimento interiore.

    È sentire la vita alla massima potenza. Solo allora “ricevere” ne è una diretta conseguenza, perché l’amato è così messo nella condizione di amare a sua volta. Fromm ci parla dell’amore verso i genitori, la famiglia, gli amici, Dio. A lungo si sofferma sull’amore per se stessi.

    Amare se stessi

    Amare se stessi, ci dice Fromm, non è considerato particolarmente virtuoso ma piuttosto egoistico. Ma perché?

    Non siamo forse noi esseri umani al pari degli altri? L’umanità che amo nell’altro è la stessa che io stesso contengo. L’amore rivolto soltanto verso l’esterno non è un amore completo.

    È così che Fromm ribalta il punto di vista consueto: egoismo e amore per se stessi non sono la stessa cosa quanto piuttosto l’opposto l’uno dell’altro. L’egoista, infatti, non si ama a sufficienza: l’interesse che sembra rivolgere verso la sua persona è solo un modo per tentare di compensare le carenze di amore per se stesso.

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    Nell’imparare ad amare, fondamentale è la concentrazione. Concentrarsi significa prima di tutto imparare a stare soli con se stessi, in modo che il rapporto con l’altro possa essere un equilibrio di due individui che sanno stare in piedi anche da soli, e non il completo attaccamento dell’uno all’altro.

    Vuol dire inoltre essere capaci di ascoltare, saper stare nel presente senza attardarsi nel passato o rincorrere il domani. «Non si può imparare a concentrarsi senza diventare sensibili con se stessi», dice Fromm.

    È imparando a captare i nostri stessi segnali che potremo prenderci cura di ciò che li ha scatenati e riconoscerli poi in chi ci sta di fronte.

    L’amore richiede un processo evolutivo che porti al superamento del narcisismo e allo sviluppo di obiettività, umiltà e ragione. E, per far questo, è necessaria la fede. Non fede in senso religioso, non solo, almeno, quanto piuttosto fiducia nell’altro e, ancora una volta, in noi stessi.  Questo esige una buona dose di coraggio, perché amare significa affidarsi completamente all’altro. Aver fede, per l’appunto.

    L’amore, come unica vera necessità dell’essere umano, dovrebbe pertanto essere al centro di ogni società, perché quando si è capaci d’amare non ci può essere scissione tra l’amore per chi ci sta più vicino e l’umanità intera.

    Amore e desiderio

    L’amore è qualcosa che tutti desiderano, anche se non conoscono il suo significato. Molto prima dell’avvento della psicoanalisi, poeti e studiosi si interrogavano sulle motivazioni che portano l’uomo a instaurare rapporti con i propri simili.

    Il sentimento amoroso comporta una serie di variabili, che vanno dai fattori fisiologici agli aspetti inconsci, talmente complesse da sfuggire a una spiegazione razionale.

    Per dare un ordine al caotico mondo dei sentimenti, lo psicoanalista tedesco Erich Fromm ha scritto un saggio intitolato L’arte di amare. In questo libro tentava di spiegare le dinamiche amorose come se fossero una forma d’arte.

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    Pochi si rendono conto che l’amore è una competenza che si può sviluppare, prediligendo la convinzione che si tratti di un incontro con la persona giusta.

    Nel suo libro Fromm contrasta questa affermazione, affermando che solo sviluppando la capacità di amare si può trovare la persona adatta.

    L’amore è una scelta che comporta sacrifici, e lo sviluppo della propria personalità è fondamentale per qualunque relazione autentica. Amare significa penetrare “il segreto dell’uomo” attraverso l’unione con l’altro, come modalità per superare il proprio isolamento.

    Quasi tutti ci auguriamo di uscire dall’isolamento e di stringere relazioni, come evidenzia l’importanza che l’amore ricopre nell’arte e in ogni forma di espressione umana. Tuttavia, coloro che non comprendono pienamente il significato di questo sentimento possono commettere facilmente errori quando si tratta di viverlo.

    Secondo Fromm, il primo errore è la tendenza di uomini e donne a cercare di essere amati: infatti, si pensa spesso che amare significhi essere amati dal proprio partner.

    Gli uomini, per diventare amabili, si dedicano alla ricerca del successo e del prestigio sociale, mentre le donne si impegnano nella cura dell’aspetto fisico cercando un ideale di perfezione.

    Un altro equivoco è alla radice della percezione che abbiamo dell’amore.

    Nonostante l’idealizzazione artistica, nella vita di tutti i giorni dell’epoca vittoriana, l’amore romantico era piuttosto raro quando si trattava di prendere la decisione di sposarsi; la maggior parte delle unioni erano basate su motivazioni sociali o economiche.

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    Nel XX secolo questa visione ha ceduto il passo all’amore romantico come lo conosciamo oggi, ma spesso non è in grado di superare la cosiddetta fase dell’innamoramento dei primi mesi di relazione.

    Un altro errore diffuso è quello di non saper distinguere tra innamoramento e amore.

    Come dice Fromm, l’eccitazione che due amanti provano nei primi tempi può non essere una misura della profondità del loro sentimento, ma solo dell’intensità della loro solitudine.

    Tale entusiasmo tende a svanire in fretta, come tutto ciò che non è il frutto di un sacrificio. Per poter veramente amare, è necessario convincersi che non c’è nulla più importante dell’amore, che si tratti di ricchezza, influenza o successo.

    Dunque, per stabilire relazioni sane e sincere, è necessario sviluppare alcune qualità specifiche.

    Secondo Fromm, l’amore maturo si concretizza nell’atto di donare e di donarsi, senza l’interferenza di sentimenti come gelosia, invidia o possessività.

    Un individuo che è in grado di sentire amore e capace dell’atto “d’amore”, ha abbandonato le fantasie narcisistiche di onnipotenza e conoscenza, e ha sviluppato tratti come attenzione, comprensione e responsabilità e soprattutto di empatia

    Desiderio ed intimità in Erich Fromm

    In merito all’amore, Fromm discute anche di intimità e di desiderio, enfatizzando come frequentemente ci si lascia andare a illusioni in cui il contatto sessuale equivale a un rapporto davvero profondo.

    Quando c’è un forte desiderio in una relazione, si rischia di illudersi di poter raggiungere una vera fusione anche emotiva con il partner.

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    Tuttavia, solo in rare circostanze il desiderio è generato dall’amore, che non è più solo erotico ma accompagnato dalla tenerezza.

    Se il desiderio non è fondato su sentimenti d’amore, i due amanti alla fine del rapporto si sentiranno più estranei che mai.

    “L’amore è possibile solo se due persone comunicano tra loro dal profondo del loro essere, vale a dire se ognuna delle due sente sé stessa dal centro del proprio essere”.

    Condizione imprescindibile per vivere una relazione appagante è infatti la capacità di stare da soli, senza avvertire il bisogno di appoggiarsi a qualcuno.

    A volte è anche necessario accettare di scontrarsi con la persona amata: in conflitti per Fromm sono positivi perché  “producono una catarsi, dalla quale entrambi i soggetti emergono con maggiore esperienza e maggiore forza”.

    Per amare è necessario essere integri, coraggiosi e riflessivi, ma soprattutto consapevoli che dare è la più grande espressione di forza. Questo atto di massima generosità, tuttavia, non riguarda le cose materiali, ma la parte di sé che può aiutare il partner a crescere emotivamente e nel corso dell’esistenza.

    Dove mancano responsabilità, rispetto e reciprocità non può esserci amore, ma solo l’uomo ben descritto da Aldous Huxley nel suo romanzo distopico Il mondo nuovo:  un individuo “ben nutrito, soddisfatto sessualmente, unito ai suoi simili solo superficialmente”. 

    Massimo Franco
    Massimo Franco
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